!--hZOE8rYgajxJaILLHsSZy7Q7m2w --> Sottovuotostinto: 2007

martedì 7 agosto 2007

Prenderla bassa, proposito per il futuro (lavorare con lentezza)



Lentezza e tranquillità.

Cavoli! Quanto vorrei poter fare tutto con tranquillità, senza correre dietro agli impegni ed affannarmi per mille stupidi pensieri (meglio definite Seghe Mentali). Ma chi cavolo è che mi spinge a correre? Certo! Nella vita di ogni giorno ci sono degli "obblighi", ma nessuno mi punta un mitra contro e mi costringe a correre come un forsennato. Vivere lentamente è una sfida a cui pochi rispondono, ma perchè? Forse è più facile correre e farsi trascinare dagli eventi e dagli impegni?
Prendersi anche dei momenti di pausa in cui non fare assolutamente niente tranne pensare a questo punto è quasi un piacevole dovere... per quanto riguarda il far niente non c'è problema, per il non pensare non ci sono ancora riuscito (lo so che vi sembra strano).
Muoversi nel mondo ad una velocità diversa può aiutare a vedere tutto sotto un'altra prospettiva e può permettere di analizzare più attentamente le situazioni, ma soprattutto può aiutare a GODERSELA. Bhe! allora mi sa che mi cercherò i miei spazi e sprazzi di tempo, magari mi leggo un bel libro o vado a farmi due passi ...
C'è chi ha fatto del "Vivere con lentezza" fondamento della propria vita ed ora cerca di iniziare a questa filosofia chi gli sta più o meno vicino .
Questo sito graficamente è una vera porcata (non me ne vogliano i designers per averli indirizzati qui) e non è strutturato benissimo (probabilmente il web master utilizza il suo tempo in maniera più costruttiva), ma il contenuto ed il proposito mi sembrava più che nobile. Di buoni propositi sono lastricate le vie dell'inferno? Magari il sito non serve a una mazza, ma almeno avrete preso 10 minuti di pausa per rilassarvi non arrivando a fine giornata con una flebo al braccio. Spero di non avervi fatto perdere tempo.
Scusate ma ora mi prendo un po' di tempo...

sabato 26 maggio 2007

Vera Poesia = Vita Vera (il giorno in cui un gran pugno mi ha svegliato)

Ho una grave e bellissima malattia: sono profondamente innamorato della poesia. Purtroppo sono profondamente ignorante (non conosco molti poeti e la mia conoscenza dellla tecnica e degli artifici poetici è elementare), ma spinto dalla curiosità sono sempre alla ricerca di nuove letture e di nuovi autori.
Era un po' di tempo che cercavo ed ecco che è comparsa per puro caso. Precisamente il 2 Aprile 2007, il giorno in cui ho scoperto che la Vera Poesia esiste ancora.
Come si fa a riconoscere la Vera Poesia? Esiste forse anche una falsa poesia? (non faccio queste domande perchè vi ritengo dei coglioni...è che penso sempre ad alta voce e non ho molti filtri)

Premettendo che non ho la presunzione di poter definire ciò che è bello e ciò che è brutto, credo però di poter distinguere (come molte altre persone) quando un/a poeta/poetessa sa come arrivare al cuore delle persone o, al contrario, quando scrive mentendo a se stesso e a chi lo legge innalzando un muro invalicabile, nascondendosi dietro agli artifici e alle leziosità.
Tutti, o quasi, avranno provato una volta nella loro vita a buttare giù quelle quattro righe che parlavano dell' amore, della loro vita e di tutto quello che passava loro per la testa. Certo quelle quattro righe in quel momento sono preziosissime per chi le scrive: quando si mette nero su bianco i propri sentimenti, le proprie sofferenze e le proprie esperienze si cerca di trasmette in un impeto se stessi sulla carta. Questo impeto è un elemento vitale nella poesia, eppure le famose quattro righe solitamente rimangono solo un grido (privato) nel deserto. La vera poesia prende questo impeto e lo centuplica e lo ricentuplica fino all'inimaginabile, riporta ogni gesto di ogni singolo secondo della vita come un momento prezioso da assaporare.
La vera poesia, dunque, dovrebbe mostrare chi è veramente la persona che ha scritto i versi che stiamo leggendo o che stiamo asacoltando. Se non riusciamo a commuoverci (muoverci insieme), a sentire quello che sente il/la poeta/poetessa non abbiamo incontrato la Vera Poesia, ma (per quanto possa essere rispettabile) un semplice esercizio di stile o un rigurgito di parole estemporaneo ed assolutamente privato. Se non ho provato niente vuol dire che qualcosa si è inceppato nella comunicazione tra autore e lettore(per non dire che mi fa cagare). Inoltre la tecnica e la capacità di manipolare le parole sono inutili se manca la sincerità.
Ora non volevo fermarmi a fare la lezioncina sul fatto che chi scrive deve vivere quello che vuole comunicare (....anche se lo credo fermamente), volevo solo farvi capire quanto possa essere difficile arrivare alla Vera Poesia perchè bisogna credere e vivere per ogni singola lettera scritta.

Come dicevo prima, il 2 Aprile 2007 ho scoperto che la Vera Poesia esiste ancora(Che figata!!!! Non ci speravo proprio più!!!). Custode di questo tesoro prezioso in questa magnifica giornata è Shailja Patel, poetessa Keniota di origini indiane.
Invitato da alcuni amici ed incuriosito sono andato ad assistere alla performance di questa poetessa e sono rimasto folgorato. Shailja ha recitato un estratto del suo spettacolo poetico "Migritude": le parolesono accompagnate da movimenti e gesti misurati e studiati. Dalla sua poesia traspare quanto abbia vissuto, lottato e sofferto. Quanto si sia dovuta continuamente confrontare con la discriminazione in quanto donna e in quanto immigrata nei paesi in cui è vissuta e vive. Man mano che Shailja andava avanti nella performance ho visto prendere forma e materializzarsi le sue parole. Sembrava di poter toccare con mano quello che descriveva: provavo rabbia, odio o amore nello stesso momento in cui li descriveva. La forza della sua poesia è quella di essere sincera diretta e senza artifici. Lo spettatore è chiamato direttamente in causa a vivere la poesia, che lo investe come una palla di cannone in pieno stomaco, e a conoscere nell'intimo profondo chi ha scritto e gli sta di fronte.
Ho pensato a lungo a questa meravigliosa esperienza e più volte ho tentato di descriverla, ma non sono mai riuscito a trasmettere a pieno la sensazione di gioia e di stupore che ho provato in quel breve(troppo breve) incontro. Se avete la mia stessa meravigliosa malattia e volete assaporare anche solo una parte di quanto vi ho descritto andate a visitare Shailja
http://www.shailja.com/index.html
Buona lettura a tutti

martedì 8 maggio 2007

Liberi di incontrarsi (fiducia nella gente)


Questa sera siamo liberi!!! Yahooooooooooooo!!!!!!!!!!!!
Si questa sera ho liberato tanti tanti bei libri che ora girano felici in mano a tante altre persone altrettanto felici.
Apro una parentesi per spiegarmi meglio: sono un bookcorsaro (o bookcrosser). Non sapete di che si tratta? Ok cercherò di spiegarvelo in due parole. Faccio parte di un movimento il cui unico scopo è la libera circolazione della cultura. Questo avviene compiendo una semplice gesto...si lasciano i libri in giro con un'etichetta in cui sispiega che quel libro non è stato smarrito, ma lasciato a disposizione di chi lo volesse adottare. Chiudo questa parentesi sul bookcrossing affidando spiegazioni più esaurienti ai siti preposti : www.bookcrossing.com e www.bookcrossing-italy.com.
Inizio quindi a sviscerare il tema principale di questo post: l'incontro con gli altri. Quanto siamo liberi nel rapporto con gli altri e quanto siamo legati a cliche` sociali? La libera circolazione della cultura e delle idee può scardinare questi clichè che ci imbavagliano?
Sono andato in giro a regalare libri per strada ed ho iniziato, insieme ad un amico, a discutere con persone mai viste. Ed è stato un esperimento a dir poco entusiasmante! Le persone approciate(principalmente ragazze... perchè amiamo la cultura, ma anche...) in un primo momento si mostrano intimorite e diffidenti, ma poi si incurioscono e chiedono perchè regaliamo dei libri.
Siamo forse pazzi? Abbiamo svaligiato Feltrinelli e ci vogliamo sbarazzare della refurtiva? (Ecco si!! Ora potrei raccontarti che sono un matto uscito dal manicomio e che ho appena eseguito un esproprio proletario contro chi si proclama, senza alcun diritto, Intelligentia dello stesso proletariato...o magari dirti che te li regalo perchè con quei due "occhioni " puoi leggere quello che vuoi.)

Questa iniziativa estemporanea mi ha portato ad incontrare(per puro caso) persone che non vedevo da decenni, a discutere in mezzo a piazze e strade di concetti elevati o di bassissimo livello con chi non avevo mai visto in vita mia e a fare anche enormi figure di merda (tutto comunque in serenità ed allegria). Ma soprattutto mi ha mostrato come la gente sia desiderosa di incontrarsi, di confrontarsi e di stupirsi ogni giorno.
Tutto questo esiste ed è lì fuori!!!!!!!!!!!! Siamo assolutamente liberi, non siamo obbligati a fare niente di quello che ci propinano dall'alto. Se vogliamo cambiare qualcosa diciamolo, confrontiamoci con gli altri e cerchiamo di fare qualcosa di concreto perchè qualcosa si muova.
E allora CAZZO, smettette di farvi le pippe di fronte allo schermo e uscite a parlare col primo sconosciuto/a( io me ne faccio ancora una e vi raggiungo) . Magari vi prendono per pazzi, ma forse scoprirete che ci si può incontrare e magari ci incontriamo.

venerdì 27 aprile 2007

Sottovuotostinto

Una mattina mi son svegliato.... ah no scusate.
Mi capita spesso di svegliarmi e di non capire se sono realmente sveglio, di parlare e di non sapere cosa sto dicendo e di sentirmi come se avessi il cervello sottovuoto. E chi cazzo ce lo ha spinto il mio cervello dentro a questo corpo?
Il titolo di questo blog doveva essere sottovuotospinto, ma come al solito i titoli che desideri sono stati tutti già presi da altri. Quindi vi beccate sto' titolo. Che poi secondo me non ci sta neanche troppo male, visto che ho una visione del mondo con colori alterati ed ho difficoltà a percepire le sfumature sottili. Spesso i pensieri uno dietro l'altro si annacquano tra di loro e si stingono; non si può distinguere più da dove si è partiti ( e posso garantirvi che sono partito) e dove si voleva arrivare.

Quale è l'utilità di questo blog? Nessuna! per fortuna non sono in missione per conto di Dio e non voglio convertirvi al mio credo. Non vi mollo volantini nella buca delle lettere o sotto il tergicristallo.

Questo è solo un blog da uno, nessuno e centomila. Il mio cazzegiario dove mi leggo e se volete leggermi, insultarmi (magari con gentilezza) e condividere idee sarete sempre i benvenuti