mercoledì 31 marzo 2010
Il lato buono della tristezza
domenica 21 marzo 2010
Alberi sulla schiena... un metodo per tornare alla realtà
martedì 16 marzo 2010
Il Pranzo
Mi ricordo con gioia i pranzi in campagna con la mia famiglia. Una famiglia abbastanza numerosa, un grande e bel calderone pieno di caratteri diversi. Quelle giornate avevano qualcosa di magico e di rituale. Si preparava insieme il pranzo e la tavola, ognuno era impegnato e si condividevano nei piccoli gesti la vita. Era tutto molto semplice, ma allo stesso tempo, almeno ai miei occhi, tutto assumeva una grandissima importanza. I gesti e il lavoro dei singoli erano tutti mirati a creare un momento di condivisione profonda.
Queste splendide giornate, che hanno dato un colore caldo alla mia infanzia, hanno fatto si che io consideri il cibo non solo benzina per il corpo, ma anche benzina per l'anima. Mangiare è un piacere e una preghiera allo stesso tempo. Scherzare e ridere intorno a un tavolo è stato il modo per poter conoscere realmente le persone che sono importanti per me.
Quindi BUON APPETITO!
IL PRANZO
Non toglietemi
Un tavolo lungo,
E ridatemi
La gente che schiamazza
Che mastica, sputazza
Ravioli fatti a mano
Distesi là in cucina.
Distesi al sole
Dai pugni del vino,
Che ridono,
I grandi si stiracchiano
E ammazzano il caffè,
Non portano cinture
E si lasciano volare.
Ridatemi
Uomini e donne
Sbracati
Non voglio colletti tirati,
Ma l’ebbrezza del sole,
La coscia dell’agnello
Che unge le mie orecchie,
L’unta tovaglia
Che porta il vero sapore
Di allegro sudore
E si immerge nel sugo
L’odore
Dei commensali di vita.
venerdì 12 marzo 2010
Fantasia?
Tutti i giorni riceviamo diversi stimoli. L'incontro con una persona, un avvenimento inaspettato o la visione di qualcosa sotto una nuova luce. Bhe! riuscire ad osservare l'ambiente circostante con occhi diversi può aprire a nuove prospettive. La fantasia non è più un fantomatico super potere, ma è un pregio che ha ognuno di noi e che può essere allenato. Usare la fantasia può essere un gioco divertente per raccontare la realtà in modo differente, deformandola con una lente che possediamo tutti. La fantasia nasce dalla realtà e dall'esperienza. La fantasia prende corpo ed è reale.
La fantasia per me in queste poche parole ordinate e incolonnate è una droga naturale, un ritorno all'infanzia.
Salita S. Barnaba 25/4 (cesso)
Seduto tra orsi ed elfi
Sulla torre d’avorio,
Trattieni, costipato,
Un fardello pesante,
Inibito dai loro
Sguardi fissi, che escono
Da sotto il lavandino
(Il grande “Lago Bianco”),
Strappati con la forza
Dalle troppe fantasie
Che si stipano in testa.
Il pavimento vive
Nel suo marmo screziato
Di storie senza fine.
Macchie con un copione
Combattono nei campi
Battaglie sanguinose.
È nel sangue, che cade
Dal naso, che nuotano
Felici i Nani Stronzi,
Smaniosi di tagliare
L’Albero Inebetito
(Troppo distrutto dalla
Vista delle sue foglie
Morte a terra sul colpo
Per far ombra a dei bonzi).
E tu non ti liberi
Finché non ti chiamano
Finché non ti chiedono
Come lo sciacquone abbia
Lavato la tua testa.