!--hZOE8rYgajxJaILLHsSZy7Q7m2w --> Sottovuotostinto: Alberi sulla schiena... un metodo per tornare alla realtà

domenica 21 marzo 2010

Alberi sulla schiena... un metodo per tornare alla realtà



La realtà era che non avevo nessuna esperienza di come ci si comporta quando si fa un lavoro di questo tipo, ma ora ho una maggiore consapevolezza: ho imparato che non bisogna mettersi sulla traiettoria degli alberi che cadono. Magari questo può essere applicato anche nella vita di tutti i giorni... non parlo di schivare alberi, ma del fatto che ogni giorno si può imparare qualcosa di nuovo, anche dalla situazione più noiosa (se non altro capiamo cosa ci annoia).
In queste ore di fatica, sudore e segatura che si depositava su di me sotto la pioggia mi sono sentito veramente bene. Il lavoro fisico e la fatica mi permettono di annullare ogni pensiero. Concentrarsi sul lavoro che si sta svolgendo e sentire il proprio corpo e i muscoli doloranti scatenano in me un senso di pace. Lavorare senza fretta, ma seguendo il proprio respiro e valutando le possibilità del proprio fisico. Lavorare e vivere con lentezza continua a darmi un senso di pienezza.
Vi chiederete se sono masochista. Non più di molta altra gente. Pagare la palestra per ammazzarsi di fatica per me è da masochisti. Se mi ammazzo di fatica almeno lo faccio con uno scopo, la legna servirà a scaldare qualcuno durante l'inverno. Tra le altre cose non pago per farlo e nelle pause posso fare due chiacchiere con qualcheduno che non parli solo di quanto si è pompato oggi.
So solo che stare all'aria aperta e farmi un mazzo tanto (per usare un francesismo da boscaioli) mi ha fatto vedere la realtà per quello che è. Mi ha fatto vedere anche chi sono e quanto posso imparare. Non che desideri farmi cadere un albero sulla schiena ogni giorno, ma mi fa piacere sapere che li posso anche schivare.

Un saluto a tutti e... godetevi il bosco!

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