!--hZOE8rYgajxJaILLHsSZy7Q7m2w --> Sottovuotostinto: Il Pranzo

martedì 16 marzo 2010

Il Pranzo


Mi ricordo con gioia i pranzi in campagna con la mia famiglia. Una famiglia abbastanza numerosa, un grande e bel calderone pieno di caratteri diversi. Quelle giornate avevano qualcosa di magico e di rituale. Si preparava insieme il pranzo e la tavola, ognuno era impegnato e si condividevano nei piccoli gesti la vita. Era tutto molto semplice, ma allo stesso tempo, almeno ai miei occhi, tutto assumeva una grandissima importanza. I gesti e il lavoro dei singoli erano tutti mirati a creare un momento di condivisione profonda.

Queste splendide giornate, che hanno dato un colore caldo alla mia infanzia, hanno fatto si che io consideri il cibo non solo benzina per il corpo, ma anche benzina per l'anima. Mangiare è un piacere e una preghiera allo stesso tempo. Scherzare e ridere intorno a un tavolo è stato il modo per poter conoscere realmente le persone che sono importanti per me.

Quindi BUON APPETITO!

IL PRANZO

Non toglietemi

Un tavolo lungo,

E ridatemi

La gente che schiamazza

Che mastica, sputazza

Ravioli fatti a mano

Distesi là in cucina.


Distesi al sole

Dai pugni del vino,

Che ridono,

I grandi si stiracchiano

E ammazzano il caffè,

Non portano cinture

E si lasciano volare.


Ridatemi

Uomini e donne

Sbracati

Non voglio colletti tirati,

Ma l’ebbrezza del sole,

La coscia dell’agnello

Che unge le mie orecchie,

L’unta tovaglia

Che porta il vero sapore

Di allegro sudore

E si immerge nel sugo

L’odore

Dei commensali di vita.

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